FERRO DA STIRO



Iniziamo con qualcosa di semplice, qualcosa che chiunque potrebbe fare pur non avendo alcuna capacità tecnica… un piccolo decalogo per definire la giusta condotta “morale” da tenere nei confronti del vostro elettrodomestico.
Visto il gran numero di modelli e sistemi differenti, li dividerò in tre gruppi per essere più universale possibile. 

 
1)      Ferro da stiro senza caldaia:
C’è poco da dire, oramai sono tutti prodotti in Cina e costano pochissimo, chi li importa li considera usa e getta e i ricambi, nei rari casi in cui si trovano, costano quasi quanto un ferro nuovo.
Quindi dobbiamo prolungare la vita del nostro ferro il più possibile (anche se lo abbiamo pagato pochissimo); utilizzate sempre acqua distillata (anche dove nelle istruzioni c’è scritto di utilizzare acqua del rubinetto) e badare bene che non sia acqua distillata con aggiunta di profumi e/o disincrostanti, che a lungo andare macchiano. 





 


2)      Ferro da stiro con caldaia in pressione:
Anche in questo caso, dopo le prime 4-5 volte di utilizzo, dove è preferibile utilizzare acqua del rubinetto, in seguito utilizzate sempre acqua distillata.

          








  3)      Ferro con caldaia ad acqua continua
In questo caso non si può usare totalmente l’acqua distillata, perché essendo ferri tarati per acqua con un minimo di durezza, immettendo solo acqua distillata che ha proprietà fisiche leggermente diverse, i sensori leggeranno male la quantità di acqua immessa nella caldaietta interna comportando qualche problema funzionale. Nulla di grave o di irrimediabile  ma comunque una scocciatura.
Quindi consiglierei di usare metà acqua distillata e metà del rubinetto. Solo se l’acqua del rubinetto non è particolarmente dura, utilizzate solo quella.
Se la caldaia ha un tappo, svitatelo e procedete con se si trattasse di un ferro con caldaia in pressione. Altrimenti saltate semplicemente il passaggio, non si può ripulire se non smontando il tutto…
Per Ripulire la piastra del ferro (che si sarà sicuramente sporcata una volta freddato):
Se la piastra è in alluminio prendete una spugna per piatti (quelle gialle e verde utilizzandola dalla parte abrasiva, meglio se un po’ consumata) inumiditela e strusciate fino a che non torna lucida.
Se ci fossero tracce di tessuto attaccate, potreste utilizzare anche la paglietta.
Se la piastra è in vetroceramica, inumidite un panno vecchio e strusciate con forza. Per togliere residui attaccati e bruciati esiste un raschietto apposito per la vetroceramica che non la rovina.
Se la piastra è in acciaio inox, si può fare poco. Panno umido per togliere lo sporco non attaccato e per il resto una spugnetta ma non troppo abrasiva perché la lamina è molto sottile e si graffia facilmente.
Il vostro ferro ha iniziato a gocciolare ma scalda normalmente:
Se come consigliato in precedenza, utilizzate acqua distillata, probabilmente la soluzione è semplicissima e fattibile in casa in soli 30 minuti.
Riempite il serbatoio o la caldaia con acqua del rubinetto, ruotate il termostato del ferro al massimo e  attendete che si accenda/spenga (a secondo dei modelli) la spia del pronto vapore, premete il pulsante vapore ad intervalli regolare come se stiraste.
Dopo un po’ smetterà da gocciolare, perché il calcare che era disciolto in acqua si sarà depositato sull’interno della piastra rendendola ruvida e questo rallenterà le gocce di vapore che si erano condensate nel passaggio dalla caldaia al tubo.
Le ditte costruttrici e i centri assistenza utilizzano un silicato che è un po’ più duraturo ma il risultato è simile.